ad un passo dall'aurora - nightmare in venice (1989)

10 anni prima di EYES WIDE SHUT esce direttamente in videocassetta questa versione del romanzo DOPPIO SOGNO di Arthur Schnitzler. Regista è Mario Bianchi proprio in quegli anni uno degli uomini di punta del cinema hard italiano, abituato in produzioni molto low-budget già dagli anni 70, nei suoi film mi è parso spesso presente un immobilismo tecnico e un accontentarsi di quello che viene dando una percezione di miseria a più livelli... ecco, qui tutto questo ha quasi un senso. La solita Venezia da cartolina ripresa durante il carnevale è freddamente conturbante, lo sviluppo della vicenda non risente della pochezza collettiva e il fradiciume morale, sociale ed interiore, emerge "misteriosamente". Non è molto spinto, Tinì Cansino si esibisce in una masturbazione soft e durante la festa in maschera non succede un cavolo. Musiche da salotto televisivo di John Sposìto "il Vangelis italiano". IL CAVALIERE, LA MORTE E IL DIAVOLO di Beppe Cino uscito a metà anni 80 anticipa sia questo che il film di Kubrick.